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Archive for Novembre, 2008

07 Nov

Cap. 3-2: L’impressione di essere inseguito non é nient’altro che la paura di te stesso!

“Scendo verso il fiume, penetrando il buio delle sue gole, La valle Janneh.
Improvvisamente l’aria ghiacciata della sera trasforma il “paradiso” in un’oscurità spessa e profonda. Il cielo e la terra, le rocce e gli alberi si sono fusi, la strada diventa invisibile. Non so più camminare. Il mio corpo proteso, le mani davanti a me, [...]

07 Nov

Cap. 3-1: È proprio vero che i momenti più intensi capitano solo quando non li si cerca

“Parto da Faraya[1] verso le sue montagne, addentrandomi nei sentieri che serpeggiano lungo le infinite sorgenti d’acqua. Passo dall’una all’altra attingendo acqua. Una ad una, le sorseggio meditando sui loro nomi, Nab’el Hadid: Sorgente di Ferro, Nab’el Aasal: Sorgente di Miele: Nab’el Laban, Sorgente di Latte! Continuo a scalare le montagne. Estenuato, ogni volta che [...]

03 Nov

Cap. 2-5: Tenero e caldo in un camino, spaventoso e micidiale in un incendio!

“Hai notato qualcuno dietro le tende della casa accanto? Hai avuto anche tu l’impressione che ci sia una persona che ci spia?” chiede Nidàl a bassa voce.
“No, non ho visto niente”.
“Ti assicuro che c’era qualcuno che ci spiava. Là, da dietro le tende… c’era un’ombra! Ho i brividi! Ti prego andiamo, presto.”, replica Nidàl, sempre [...]

03 Nov

Cap. 2-4: In guerra, la vita e la morte dipendono da una beffarda fatalità!

Trenta chilometri separano la casa di Nabil da quella del fratello. A dire il vero, non ci sono case che appartengono a uno o all’altro dei componenti della famiglia: i nonni si occupano delle proprietà durante tutto l’anno nonostante il conflitto e le difficoltà economiche; e quando suona l’ora dell’incontro, l’ora dei “21 giorni”, [...]

03 Nov

Cap. 2-3: è vero che siamo regrediti di cento anni!

Una volta a casa, sua moglie gli racconta con calma l’accaduto. Oltre al panico, il dolore e il fuoco, il fratello aveva subito un’altra disgrazia durante il tragitto: l’autista che si era fermato a soccorrerlo non l’aveva accompagnato direttamente in ospedale in città, ma verso un villaggio, da una guaritrice.
“Una guaritrice? Ma siete matti? E [...]

03 Nov

Cap. 2-2: Riesce finalmente a salutare Nidàl, Hayat e Nour

Nabil localizza suo padre in mezzo alla folla:
“Hi, Kifak? Ça va?”[1]
“Finalmente a casa…Ma perché hai questa faccia? Qualcosa non va?”
“Dobbiamo correre in ospedale… Tuo fratello si è ustionato”
“In ospedale? Ma si è ustionato così tanto da andare in ospedale? Dove? Quando? Come?”
Nabil non riceve nessuna risposta fino all’arrivo in ospedale.