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18 Ott

Cap.1-1: Si dice che in questa valle si possa ritrovare la propria anima!

09 Agosto 1991. Ariete: Avrete uno scambio di idee con persone preparate dal punto di vista culturale. Toro: Non opponete resistenza e rilassatevi … … Cancro: I sentimenti sono in primo piano. Se volete chiedere qualcosa alla persona del cuore, non esitate …. … Vergine: Siete ossessionati dal lavoro ma oggi staccate la spina. Bilancia: tutto vi sarà possibile se il partner vi assicura fedeltà e amore…… Capricorno: C’è sempre qualcosa da fare, un hobby vi distenderà…… Pesci: I trucchi non mancheranno, non ascoltate il parere di chi fa i propri interessi …

Nord: Giornata afosa con probabili rovesci temporali verso le ore serali …

Televisione accesa, caffè, notizie, meteo, oroscopo… è così che inizia la giornata di Nabil.

Ognuno ha i propri rituali, soprattutto al mattino appena sveglio. C’è chi scrolla la notte di dosso velocemente, come se fosse un fastidio e c’è chi, come Nabil, non vuole lasciare quella sensazione di torpore che l’accompagna dolcemente e dalla quale ama staccarsi piano piano. La tazza del caffè tra le dita, il viso sostenuto dal palmo dell’altra mano guarda vagamente un televisore acceso e naviga tra le fantasie della sua mente ancora annebbiata.

“Mi chiedo come faccio ad ascoltare tutte le mattine le stesse cose. Chissà perché do la stessa importanza all’oroscopo che alle notizie reali? Reali? Piano con le parole.” E con una smorfia ironica, continua il suo dialogo con se stesso. “Tutto ciò è teatro. Tutti i notiziari riportano le stesse informazioni come se fossero dettate da un unico regista invece di riportarle da diversi punti di vista”. Lo sa che i notiziari servono a far scalpore ed elaborano i fatti in modo da condizionare l’opinione pubblica. Sa che dovrebbe trovare il tempo per leggere i giornali, approfondire i fatti, valutare le posizioni e …

Lo squillo del campanello lo risveglia bruscamente dai suoi pensieri. Uno sguardo perplesso si disegna sul suo volto, il tempo di realizzare che è seduto in mutande in cucina mentre il tempo come al solito è volato via. L’ansia gli invade lo stomaco e, come se la sedia scottasse, Nabil salta in piedi e corre ad aprire la porta. “Sì lo so, sono in ritardo, ma faccio in un attimo, non preoccuparti.” Augusto guarda Nabil, incorniciato nello stipite della porta, con lo stesso sguardo perso e incasinato di sempre. È il suo vicino di casa, ma anche un caro amico. Con un sorriso rassegnato: “Dovrei conoscerti bene, eppure riesci sempre a sorprendermi. Datti una mossa altrimenti passerai le tue ferie nel giardino di casa!”.

Nabil rientra in casa e cerca disperatamente di recuperare il tempo perso. Come in un film, ripete la stessa comica e stressante scena: accelera il passo, conta le valigie, controlla il passaporto, il biglietto, il portafoglio ed infine l’ora.

“Forza Augusto! Sono già pronto, visto? Con un po’ di fortuna riuscirò a prendere anche questo treno.”

Infatti, grazie ad un traffico amico che fa scattare il verde al momento giusto, Nabil trova il treno per Milano ancora lì ad aspettarlo sul binario cinque.

Quando il treno lentamente si muove, Nabil sprofonda nel sedile consumato e tira un profondo sospiro di sollievo. Dal finestrino vede la campagna sostituirsi alle case. Un susseguirsi di immagini come in un film dei fratelli Lumiére, gli offre un paesaggio piatto come una linea che corre indisturbato verso l’orizzonte. Il suo pensiero va al suo paese dove l’orizzonte è piatto solo sul mare, ma nell’entroterra è tutto un susseguirsi di paesaggi multiformi. È là che il suo cuore lo sta portando, a raggiungere la sua terra e la sua famiglia che l’ha preceduto in Libano. Sua moglie con le due figlie e il cane erano infatti partiti dieci giorni prima, lasciandolo solo nel caldo afoso della pianura padana.

Nabil chiude gli occhi, non per dormire, ma per sognare la sua vacanza. Torna in Libano dopo tanti anni, troppi anni. Le sue bambine neanche se lo ricordano il Libano e perciò questa vacanza deve essere indimenticabile. Vorrebbe che le sue figlie incontrassero il vero spirito del Libano, che si innamorassero della sua anima trovando in essa un pezzetto della propria. Vorrebbe che tornassero in Italia sentendosi arricchite da quest’esperienza.

La sua mente vaga lontano nei ricordi e si perde nelle verdi vallate tra i monti. “Wàdi Qâdisha”! Ecco, è lì che deve portarle, a Wàdi Qâdisha[1], che in Aramaico[2] significa La Valle Santa. Una valle incoronata dalla montagna dei Cedri, una valle che ha ispirato filosofi e poeti e che ha ospitato eremiti e santi. Si dice che in questa valle si possa ritrovare la propria anima.

È lì che desidera portarle, alla Valle Santa, la Valle dell’Anima.



[1] “Wadi” (وادي) significa “Valle”, mentre “Qâdisha” vuol dire “Santa (o in arabo “Qaddissa” قد ّيسة)). “Wadi Qâdisha” è conosciuta anche come “Wadi Qannoubine” (وادي قنوبين) dall’omonimo nome del convento al centro della valle (Madonna di Qannoubineدير سيدة قنوبين ).

[2]L’Aramaico era la lingua parlata in queste zone circa 2000 anni fa, ai tempi di Gesù.

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