Per acquistare il libro clicca sul seguente collegamento.
05 Dic

Cap.5-2: È vero che i preti sanno vivere bene!

L’atmosfera dentro era calda e il profumo del pane appena sfornato mi riempì i polmoni. Eravamo arrivati giusto all’ora del pranzo. Mi invitarono a cambiarmi i vestiti e a raggiungere il padre superiore che mi aspettava a tavola.

Non puoi immaginare a quale velocità mi cambiai! Sarà per non farli aspettare molto, sarà perché avevo una fame da lupo, so che in meno di cinque minuti fui in mensa a salutare i monaci che aspettavano. Erano tutti vestiti uguali, e solo dopo avermi rivolto la parola, riconobbi il padre superiore.

Dopo il benvenuto, mi chiese di prendere posto davanti ad un piatto fumante di zuppa di lenticchie al limone[1], il mio piatto preferito.

“È vero che i preti sanno vivere bene!” pensai dentro di me. Il profumo era così invitante che afferrai il cucchiaio dimenticando di ringraziare e, soprattutto, a giudicare dalle facce che mi guardavano, di pregare.

A parte che non ricordavo di aver mai pregato prima di mangiare, al momento non seppi cosa dire o pregare. Mi accontentai di imitare i monaci.

Dopo il pranzo, il padre superiore mi prese da parte, e mi avvertì delle difficoltà della mia scelta:

“Padre Marwan mi ha parlato del vostro progetto. La tua impresa è ardua. Ricordati che lì non potrai pronunciare neanche una parola, fosse la più importante della tua vita. L’eremita non vuole né parlare né sentir parlare. Dovrai imparare ad ascoltare e a farti ascoltare senza l’uso delle parole. Riflettici bene. Se non ti senti di affrontare il freddo, i capricci della natura e soprattutto il silenzio meglio fermarti ora, e nessuno ti rimprovererà.”

Rimasi muto per un po’.

Ero deciso a procedere. Non era più una voglia o un progetto qualsiasi, ma era diventata una sfida.

“Parto.”

Fu l’unica parola che riuscii a pronunciare.

Allora, con un gesto solenne mi portò fuori, sul bordo della terrazza del monastero.

È praticamente impossibile descrivere la suggestione che ti travolge quando sei davanti a un tale paesaggio. Mentre ero rapito anima e corpo da questo spettacolo, il padre superiore mi indicò il rifugio dell’eremita sull’altro fianco della valle. Nonostante la buona visibilità dopo la pioggia, non riuscii a vedere dove fosse collocata la casa dell’eremita. L’unica cosa che vidi fu una parete che si estendeva dall’alto dei tremila metri delle cime dei cedri del Libano. Era tagliata in due da una cascata maestosa che si gettava nel vuoto da diverse centinaia di metri.

Comunque, un’accurata spiegazione mi permise di intravederla: era una grotta, una semplice grotta scavata in una parete ripida come un muro.

Guardando una di quelle caverne secolari, non puoi evitare di pensare ai primi cristiani, al loro esodo circa duemila anni prima, e capire facilmente perché avessero scelto un posto così sperduto e così unico per rifugiarsi. Basterà osservare le foreste attorno e non si tarderà a notare che nessuna armata al mondo si avventurerebbe in una valle con pareti alte diverse centinaia, se non migliaia di metri e da dove non può passare neanche un mulo alla volta, senza il rischio di cadere.

Indicando il sentiero disse: “ad un certo punto incontrerai un bivio che ti porterà a fondovalle. L’unico ponte che vedrai ti permetterà di passare verso l’altro versante. Prosegui la scalata verso la cima della montagna.”

“Altre tre ore di cammino e seicento metri di dislivello ti aspettano per raggiungere il rifugio. Quindi, se sei deciso, ti consiglio di partire adesso per arrivare prima della notte.”

Con lo zaino di nuovo sulle spalle, salutai il monaco che mi aveva accompagnato fino al monastero, ed incoraggiato dall’augurio caloroso del superiore “Allah Ma’ak[2]“ intrapresi la mia strada.

Capisci quanto queste due parole fossero importanti per me? Non solo per l’augurio in se, ma furono le ultime parole pronunciate da un essere umano per i quattro giorni a venire.


[1] Zuppa di lenticchie al limone:‘adass bi hamod: عدس بحامض con del pane tostato, appena sfornato. (Appendice B)

[2] Allah Ma’ak: ((ألله معك : Che Il Signore sia con te

Comments are closed.