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03 Nov

Cap. 2-4: In guerra, la vita e la morte dipendono da una beffarda fatalità!

Trenta chilometri separano la casa di Nabil da quella del fratello. A dire il vero, non ci sono case che appartengono a uno o all’altro dei componenti della famiglia: i nonni si occupano delle proprietà durante tutto l’anno nonostante il conflitto e le difficoltà economiche; e quando suona l’ora dell’incontro, l’ora dei “21 giorni”, tutti e quattro i fratelli e le sorelle tornano con le loro famiglie e ci si arrangia come si può condividendo i posti letto, le automobili e le altre risorse. Continue Reading »

03 Nov

Cap. 2-3: è vero che siamo regrediti di cento anni!

Una volta a casa, sua moglie gli racconta con calma l’accaduto. Oltre al panico, il dolore e il fuoco, il fratello aveva subito un’altra disgrazia durante il tragitto: l’autista che si era fermato a soccorrerlo non l’aveva accompagnato direttamente in ospedale in città, ma verso un villaggio, da una guaritrice.

“Una guaritrice? Ma siete matti? E lo ha lasciato fare?”
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03 Nov

Cap. 2-2: Riesce finalmente a salutare Nidàl, Hayat e Nour

Nabil localizza suo padre in mezzo alla folla:
Hi, Kifak? Ça va?[1]
“Finalmente a casa…Ma perché hai questa faccia? Qualcosa non va?”
“Dobbiamo correre in ospedale… Tuo fratello si è ustionato”
“In ospedale? Ma si è ustionato così tanto da andare in ospedale? Dove? Quando? Come?”
Nabil non riceve nessuna risposta fino all’arrivo in ospedale. Continue Reading »

24 Ott

Cap. 2-1 Beirut, un lembo di terra che si bagna nel Mar Mediterraneo, proteso verso l’orizzonte come alla ricerca di un futuro migliore.

“Quant’è facile farsi dei pregiudizi sulla gente.” pensa mentre consuma il menu riscaldato del volo, “mi vedevo emarginato, incompreso direi quasi rifiutato, invece sono stato aiutato! Quanti casi di razzismo e di terrorismo ci sono solo per semplici incomprensioni e mancanza di comunicazione?”  Continue Reading »

23 Ott

Cap.1-4 Quando si soffre, ci si rende conto della malattia e ci si cura di conseguenza, ma quando non si avvertono i sintomi della malattia, non si è mai sicuri di essere sani!

Il giudice dell’aeroporto è una signora di mezza età, seduta dietro una scrivania piena di fascicoli e lettere perfettamente in ordine. L’elegante tailleur scuro incornicia un viso pallido ma sereno i cui lineamenti sembrano essere meno severi della postura volutamente impettita che ha assunto. L’atmosfera dell’ufficio è seria e sobria. Continue Reading »

23 Ott

Cap. 1-3 Oggetti non essenziali, ma che al momento gli sembrano così desiderabili.

Gli occhi persi nella pianura che svanisce irrimediabilmente con l’altitudine, Nabil torna a sognare i sentieri della Valle Santa. S’immagina mentre tiene la mano di sua moglie Nidàl e cammina con Nour e Hayat lungo le pareti ripide dei precipizi della vallata e gli pare di sentire i profumi di pino e timo delle sue foreste sovrastare gli odori dell’aereo.

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18 Ott

Cap.1-2: Ma qual è il filo invisibile che lega ciascuno alle nostre origini?

L’allegro che ritma la successione dei paesaggi piatti e verdi e alimenta i suoi pensieri a poco a poco lascia il posto ad un rallentando di palazzi grigi di cemento, sottolineando l’avvicinamento alla stazione di Milano, oramai l’aeroporto non è più così lontano.

Nabil si ridesta dai suoi pensieri e cercando di concentrarsi per non dimenticare nulla, richiama all’appello tutti i suoi bagagli. Un ultimo sforzo. Continue Reading »

18 Ott

Cap.1-1: Si dice che in questa valle si possa ritrovare la propria anima!

09 Agosto 1991. Ariete: Avrete uno scambio di idee con persone preparate dal punto di vista culturale. Toro: Non opponete resistenza e rilassatevi … … Cancro: I sentimenti sono in primo piano. Se volete chiedere qualcosa alla persona del cuore, non esitate …. … Vergine: Siete ossessionati dal lavoro ma oggi staccate la spina. Bilancia: tutto vi sarà possibile se il partner vi assicura fedeltà e amore…… Capricorno: C’è sempre qualcosa da fare, un hobby vi distenderà…… Pesci: I trucchi non mancheranno, non ascoltate il parere di chi fa i propri interessi …

Nord: Giornata afosa con probabili rovesci temporali verso le ore serali …

Televisione accesa, caffè, notizie, meteo, oroscopo… è così che inizia la giornata di Nabil.

Ognuno ha i propri rituali, soprattutto al mattino appena sveglio. C’è chi scrolla la notte di dosso velocemente, come se fosse un fastidio e c’è chi, come Nabil, non vuole lasciare quella sensazione di torpore che l’accompagna dolcemente e dalla quale ama staccarsi piano piano. La tazza del caffè tra le dita, il viso sostenuto dal palmo dell’altra mano guarda vagamente un televisore acceso e naviga tra le fantasie della sua mente ancora annebbiata. Continue Reading »

10 Ott

Ho una storia da raccontare!

È una storia di ferie in Libano, ma è anche una storia che parla un po’ del Libano, delle sue culture, i suoi paesaggi, le sue religioni e le sue contraddizioni.

Non userò i classici numeri, confronti o statistiche come per esempio: il Libano, con soli 10452 chilometri quadrati (210×50km) e 3,7 milioni di abitanti, gode di oltre 100 banche, 1 dottore ogni 10 persone contro l’1 ogni 100 in Europa, 17 religioni, 15 fiumi, 42 università, ecc… mi sembra troppo banale.

Non sono nemmeno capace di usare delle semplici parole: non avendo una penna scorrevole, non sarei capace di trovare quelle adatte.

Inoltre, sul Libano sono stati scritti più libri di quanti ne siano stati scritti su qualsiasi altro paese; sono state usate tutte le lingue e tutte le parole in tutti i dizionari del mondo, e non ha bisogno di aggiungerne altri.

Per questo motivo provo a scrivere usando le riflessioni come frasi, le sensazioni al posto delle parole e il cuore come penna.

Grazie a tutte le persone che, con la loro penna e le loro parole, hanno reso comprensibili le mie sensazioni.

Ghassan A. Sayegh